Quinta ed ultima Domenica di questo clima quaresimale che ci continuerà ad accompagnare per tutta le settimana fino a Domenica prossima: la “Domenica delle palme” in cui cominceremo a meditare il cammino di Gesù verso la croce e la resurrezione.
Pagina ricchissima questa del Vangelo di Giovanni (11, 1-45) che ci mette davanti moltissimi punti su cui meditare, punti essenziali nel cammino di ogni cristiano che convergono tutti però, nella resurrezione, cioè nella vita, in Cristo. Sembra quasi che Gesù, portando i sui discepoli con Lui in Giudea, voglia mostrare quelli che sono gli effetti della sequela, sembra voglia mostrare loro che chi si è messo in cammino dietro a Lui “non appartiene più al dominio della carne ma dello Spirito e verrà risuscitato per mezzo dello Spirito che abita in loro” ( Rm 8, 8-11). Verrà risuscitato proprio come di lì a poco risusciterà Lazzaro.
Vincent van Gogh (1853-1890), La Resurrezione di Lazzaro Van Gogh Museum, Amsterdam |
In questo cammino però, Gesù esige che gli si confessi la nostra fede, che ci si affidi e abbandoni a Lui proprio come Lui nelle mani del Padre che “l’ha mandato e che sempre lo ascolta” ( Gv 11, 42). Tuttavia questa fede deve essere salda e deve poggiarsi completamente su Gesù, lasciando le nostre credenze e le nostre sensazioni. Ci viene chiesta una fede matura, che cresce con lo stare ai piedi di Gesù, proprio come Maria che in silenzio ascoltava il Maestro. A Marta Gesù chiede questa fede totale anche se lei non sembra subito credere fermamente in quello che Gesù le sta dicendo, quanto piuttosto alla promessa della resurrezione nell’ultimo giorno, escludendolo così, almeno apparentemente, da un pronto intervento nei confronti della morte del fratello. Per questo Marta ancora sussulta quando Gesù ordina di aprire il sepolcro, poiché Lazzaro era ormai “morto da quattro giorni e manda già cattivo odore”.
Gesù la riconferma nella fede: “Non ti ho detto che se crederai, vedrai la gloria di Dio?”. Tolta la pietra e ringraziato il Padre Gesù chiama Lazzaro : “Vieni fuori!” e Lazzaro uscì. E’ la chiamata dalla vita alla morte, dal dominio della carne al dominio dello Spirito, dalla schiavitù alla vita senza fine, e tutto questo in Gesù Via, Verità e Vita. Questa è una pagina tutta all’insegna della vita, per questo siamo chiamati a riconoscerla anche là dove sembra non ci siano più speranze, perfino dove la vita sembra non esserci più. E’ in Gesù, così vicino alle nostre miserie e ai nostri problemi, che piange e si commuove accanto e insieme a noi e che ci è amico, che troviamo la forza per risorgere.
“ Vieni fuori!”. Lasciamo che Gesù entri nei nostri cuori affinché anche noi possiamo risorgere insieme a Lui in questa Pasqua ormai alle porte.
Nessun commento:
Posta un commento