lunedì 21 marzo 2011

2° Domenica di Quaresima

(Grazie alla sbadataggine e alle penne usb arriviamo sempre in ritardo..)

Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo
Le Parole di Paolo, proclamate nella seconda lettura di questa Domenica, ci rendono ancora più chiaro il senso del cammino quaresimale. Il tempo dell’attesa non è vano: è rischiarato da una luce soprannaturale che è insieme anticipazione e promessa dell’evento pasquale.

Paolo scrive a Timoteo mentre è prigioniero a Roma, dopo la prima udienza del processo in cui tutti lo hanno lasciato solo.  La sua predicazione è compromessa da numerosi oppositori e falsi maestri, eppure non viene meno nella certezza della fede.  “Ha fatto risplendere la vita”.
Torna alla mente la luce che dal cielo lo avvolse nel suo cammino verso Damasco (At. 9,3), quell’esperienza intraducibile di Gesù Risorto che per sempre gli ha cambiato la vita. Paolo ha scommesso tutto su quell’incontro in cui si sentì dire: “Ti sarà detto che cosa devi fare”.
Abramo, prima di lui, aveva fatto altrettanto, affidandosi ad una parola che non indicava ancora la meta, ma soltanto la strada da percorrere: “Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò”.

Anche nel Vangelo si recupera un’irruzione del divino nella storia che fa chiarezza, disperde le tenebre e indica la strada. “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”.
La visione, ancora una volta, è momento di ascolto, luogo della promessa, ma la Parola è presente davanti ai discepoli nella persona di Gesù. “Ascoltatelo”.
Ancora una volta non siamo approdati alla meta, ma ci siamo messi in cammino, impariamo a non sbagliare strada in ascolto di Gesù. Si tratta di un percorso tutto in salita, che chiude definitivamente il tempo della profezia e inaugura una nuova epoca di compimento: Mantieni il segreto e non rivelare la visione fino a che il tempo sia compiuto".

E’ fin troppo facile citare il brano che Sufjian Stevens ha dedicato alla Trasfigurazione.
La canzone, dall’album “Seven Swans” (2004) segue il racconto evangelico con elegante scioltezza.

When he took the three disciples to the mountain’s side to pray,
his countenance was modified, his clothing was aflame.
Two men appeared: Moses and Elijah came;
they were at his side.
The prophecy, the legislation spoke of whenever he would die.

Then there came a word
of what he should accomplish on the day.
Then Peter spoke, to make of them a tabernacle place.
A cloud appeared in glory as an accolade.
They fell on the ground.
A voice arrived, the voice of God,
the face of God, covered in a cloud.

What he said to them,
the voice of God: the most beloved son.
Consider what he says to you, consider what's to come.
The prophecy was put to death,
was put to death, and so will the Son.
And keep your word, disguise the vision till the time has come.

Lost in the cloud, a voice: Have no fear! We draw near!
Lost in the cloud, a sign: Son of man! Turn your ear!
Lost in the cloud, a voice: Lamb of God! We draw near!
Lost in the cloud, a sign: Son of man! Son of God!

Persa in una nuvola, una voce: Non temiamo! Avviciniamoci!
Perso in una nuvola, un segno: Figlio dell’uomo, Apri il tuo orecchio!
Persa in una nuvola, una voce: Agnello di Dio! Avviciniamoci!
Perso in una nuvola, un segno: Figlio dell’uomo! Figlio di Dio!

Perché si compia la missione di Cristo, così come si  è compiuta la profezia, occorre passare dalla morte, dalla Passione che tanto scandalizzava i discepoli. Occorre compiere l’esodo di cui Gesù discute con Mosè ed Elia. Due personaggi che incarnano la legge e la profezia.
The prophecy, the legislation spoke of whenever he would die.
La profezia, la legge parlarono di quando sarebbe morto.

Nel prefazio di domenica questo pensiero è espresso compiutamente:
Egli, dopo aver dato ai discepoli l’annunzio della sua morte, sul santo monte manifestò la sua gloria
e chiamando a testimoni la legge e i profeti indicò agli apostoli che solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione.

Anche noi con Lui, confidando nella “parola fedele”, attraverso la passione raggiungeremo la meta, giacché “tutti coloro che vogliono vivere devotamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2Tm 3,12).

What he said to them,
the voice of God: the most beloved son.
Consider what he says to you, consider what's to come.

Ciò che ha detto loro,
la voce di Dio: il figlio prediletto
Pensa a cosa ti dice, pensa a cosa sta per accadere.

E che, con molta grazia, ce lo venga a ricordare un cantante, fuori da ogni predicazione confessionale e ogni intento catechetico, non mi sembra così banale.


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