sabato 8 dicembre 2012

Segnalazioni Stonate 2012 | II Domenica di Avvento


Dov’è Dio? Dove lo incontro?
In Seminario e/o in Collegio! Lì lo troviamo di sicuro. Così almeno può pensare il cristiano medio, ma forse, paradossalmente, ne è ancora più convinto chi più traballa nella fede. Possiamo esserne sicuri? A dire il vero Dio si è spesso ritirato là dove non andremmo a cercarlo. Così sembra suggerire la lunga zoomata storica che ci propone il Vangelo di Luca in questa Seconda Domenica di Avvento. “Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare..” La mente si spinge già verso Roma Caput Mundi. Invece occorre una decisa sterzata ad oriente verso gli oscuri territori dell'Iturèa, della Traconìtide e  dell'Abilène. Un terzetto che sembra uscito dall’edizione più difficile del Trivial Pursuit. Non aiuta l’orientamento neppure l’indicazione di una città perché Luca punta dritto nel deserto, dove “la parola di Dio scese su Giovanni”. Dio è dissociato dalle geografie del buon senso o del senso comune, ma può farsi trovare anche più vicino di quanto possiamo immaginare.
Nel palazzo dirimpetto al Collegio ferve la vita condominiale. In attesa dell’ascensore punto lo sguardo fuori dalla finestra e scopro il pensionato in pigiama e mutandoni concentrato ad alzare e aggiustare finestra e zanzariera. All’ultimo piano la vita scorre come in un reality senza audio. Si festeggiano compleanni, si consumano cene tra amici, ogni tanto si guarda la televisione, qualcuno accarezza un cane e un altro giovane condomino dondola sulla porta parlando al telefono. Parole senza qualità si infrangono sui vetri degli appartamenti. Gesti subito dimenticati moltiplicano l’entropia. Così vite parallele scorrono a miliardi sul pianeta. “ci sono cose che dico che non significano niente comunque .. e ci sono cose che faccio che non significano niente comunque

There are things
That I say
That don't mean a thing anyway

And there are things
That I do
That don't mean a thing anyway



La realtà del peccato priva di connessioni gesti e parole. Tutto scorre disordinatamente. Poi, quando la luce si spenge e le serrande si abbassano, ogni cosa è riassorbita nel nulla. Ho riportato più sopra le parole di Micah P. Hinson, noto folk-singer di Abilene. Non già il territorio citato da Luca, ma la cittadina statunitense da cui proviene questo cantautore dalla faccia a ragazzino e la voce che non ti aspetti. Dal grigio di quest’altra Abilene è presto precipitato in un abisso di dipendenza e depressione dopo la partenza di una turbolenta innamorata. Micah P. Hinson ne è uscito con un disco di rara intensità intitolato “The Gospel of Progress” (2004) da cui prendo spunto per accompagnare il Vangelo di questa Domenica. Ancora una volta, dunque, il tempo della prova è stato fecondo. Capita spesso così. Nel vuoto risuona più forte l’appello del Battista. Nel dramma le profezie acquistano tutto il loro spessore. Nell’abbandono scaturisce il grido che diventa preghiera. Non c’è sicurezza che tenga, se non nel Signore. Per questo abbiamo bisogno di ascoltare di nuovo l’invito pressante del Battista: “Preparate la via del Signore. Raddrizzate i suoi sentieri!” Quando la vita si smarrisce il peccato confonde il senso delle cose. Spezza le connessioni tra me e gli altri. Tra me e Dio.
Dalle finestre del Collegio le esistenze parallele dei condomini vicini, quelle degli uomini che sciamano nelle piazze, nei supermercati e nelle chiese, scorrono apparentemente senza senso.
Ma tu non dimenticarti di me”. Dio si ricorda. I nostri gesti e le nostre parole acquistano profondità in Dio. Anche Lui, dopotutto, si è affidato ad una voce: “Voce di uno che grida nel deserto”. Dio ascolta, Dio vede. Dio ricondurrà tutto a sé. Come recita la profezia di Baruc, nella prima Lettura: “Dio ha stabilito di spianare ogni alta montagna e le rupi secolari, di colmare le valli e spianare la terra perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio”. Perché Dio si è ricordato di me.

And don't you
don't you forget about me
forget about me
And don't you
don't you forget about me…

Nessun commento:

Posta un commento